21.11.2019 Articolo a cura di MB

L'autunno a Palazzo Parigi

Colori e profumi della terra secondo lo chef Stefano Pizzasegale

Quadri floreali, molti dei quali pezzi unici, antichi candelabri dalle tonalità bronzee, un maestoso camino realizzato in marmi policromi di inizio XVIII secolo, sedute e moquette che in diverse nuances ripropongono le tonalità distintive della stagione autunnale. È la cornice del Ristorante Gastronomico di Palazzo Parigi che attraverso ampie vetrate si affaccia su un suggestivo giardino all'italiana, tra Brera e Turati.

Da pochi giorni è stato presentato il nuovo menù di stagione a cura dello chef Stefano Pizzasegale. È cresciuto professionalmente a Parigi e alla corte di due maestri come Ezio e Renata Santin, che con l'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano furono i secondi in Italia, dopo Gualtiero Marchesi in Bonvesin de la Riva, ad essere insigniti delle tre stelle Michelin. Italianità, armonia nei contrasti e sapori avvolgenti sono le parole d'ordine: dalle animelle di vitello arrostite con fichi e radicchio di Castelfranco ai ravioli ripieni di ganascino brasato; dallo scamoncino di fassona con nocciole, castagne e lardo d'Arnad al piccione "Miroglio".

Quest'ultimo viene alimentato sclusivamente con cereali ed è servito arrosto, accompagnato da zucca mantovana, porri di Cervere e grue di cacao. La carta vini è all'altezza della location, con una vasta selezione di grandi rossi italiani e d'Oltralpe che va ad affiancarsi ad oltre settanta etichette di champagne.