Cena a quattro mani: Matteo Gabrielli e Edoardo Fumagalli al Ristorante Acanto

Una cena a quattro mani all’insegna della moderna cucina italiana e delle sue diverse declinazioni. è quella organizzata dall’Hotel Principe di Savoia per lunedì 27 ottobre.

Lo chef di casa, Matteo Gabrielli, collaborerà per l’occasione con lo chef Edoardo Fumagalli di Locanda Margon, ristorante stellato del Gruppo Lunelli, proprietario delle Cantine Ferrari. I due giovani talenti hanno ideato un menù capace di riflettere i loro stili distintivi: tradizioni lombarde, innovazione e influenze francesi ed internazionali per il primo; leggerezza, equilibrio e anima trentina per il secondo.

Sei in tutto le portate, abbinate ad una selezione di bollicine Ferrari Trentodoc. Preludio alla sinfonia gastronomica saranno quattro raffinati amouse bouche: sfoglia soffiata allo speck, soffice di olive del Garda con crema di agrumi, macaron alle mandorle e paté di foie gras e sciatt. In una precisa alternanza tra creazioni di Gabrielli e di Fumagalli, il percorso parte con un antipasto come la sfera di gambero rosa con ricotta di Seirass, chips di semi e perle al basilico, accostata al Ferrari Perlé 2018.

Seconda entrée sarà il carciofo di altura, servito con crema di formaggio canestrato Trentino e salsa ai limoni bruciati, abbinato al Ferrari Perlé Zero Cuvée Zero17. Dall’incontro tra i mari dell’Alaska e il Mediterraneo nasce un primo piatto come il raviolo di granchio reale con speck di tonno, salsa alla carbonara e lime fermentato, servito con il Ferrari Riserva Lunelli 2015.

Lo stesso vino accompagnerà il primo main dish. Ingrediente principale in questo caso è la trota marmorata, esaltato da un velo di curry alpino e da una salsa agli agrumi del Garda. Seguirà il lombo di agnello in crepinette di tartufo nero con millefoglie alle patate e porri e crema di zucca, assieme all’etichetta principe della maison trentina: il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015. Dolce infine sarà l’epilogo, con il tartufo d’autunno prima di petits fours e caffè.