Dopo il successo delle insegne argentine e brasiliane è la volta dell’Uruguay. Per il nuovo ristorante di Busto Arsizio è sceso in campo il rinomato parrillero Maximiliano Campari, ambasciatore uruguaiano della carne durante EXPO, che racconta: «è un progetto nato tra amici, grazie alla generosità del calciatore Diego Laxalt, che ci ha finanziato, e alla visione dell’imprenditore, nonché mio socio Gerardo Pappacena. L’idea è far conoscere la tradizione gastronomica del mio Paese, dove in ogni casa alla sera si accende una griglia e si celebra il rituale dell’asado». Tutto gira intorno alla parrilla. «Sono vari gli elementi – continua – che ci differenziano dalle altre cucine. Il primo è la tipologia della griglia, con la presenza di un grande braciere centrale. Il secondo è la modalità con cui disponiamo la brace, che ci permette di gestire al meglio le diverse cotture. Il terzo aspetto è che utilizziamo legno e non carbone, nello specifico faggio e ulivo. Come fanno i veri gauchos. Questo fa sì che l’affumicatura sia diversa, garantendo alla carne un sapore unico, più naturale. L’altro punto è la qualità della carne uruguaiana, con i Black Angus che vivono ancora allo stato brado in immense praterie». In carta sfila così il meglio del repertorio: lomo, bife ancho, bife angosto, picanha, vacio. Non mancano piatti tipici come il chivito, la milanesa napolitana e le empanadas al forno. L’uvaggio principe è il Tannat, vitigno originario di Bordeaux, trapiantato secoli fa e diventato potente in terra charrua. L’ambiente del convivio infine è un’elegante villa Liberty di inizio ‘900. Dislocata su due piani, con un ampio giardino, vanta una capacità di 70 persone ed è ideale anche per eventi in esclusiva, capodanno compreso. Prezzo medio 45€ vini esclusi. Via Amilcare Ponchielli, 30 – Busto Arsizio (VA).