Sogno e scommessa sono le parole con cui l’Executive Chef Antonio D’Angelo di NOBU Milano parla del progetto Orto di Mimì. Un’azienda sperimentale con la mission di coltivare direttamente in Italia alcune delle eccellenze giapponesi alla base del menù dell’insegna più orientale del Gruppo Armani.
Per fare questo viene utilizzato il concetto del ciclo chiuso, nuova forma di agricoltura che tutela ambiente, salute e risorse andando oltre i crismi del biologico poiché, oltre a bandire la chimica, non utilizza fonti di energia fossile e non crea sottoprodotti di scarto da smaltire.
Il progetto è nato dalla volontà di produrre una variante italiana di wasabi: una vera sfida, considerando il clima caldo ideale per questa pianta, che è stata vinta grazie all’ideazione della prima vasca sperimentale a modello risaia esistente in Europa. Si tratta di un invaso di ghiaia scavato sotto il livello del suolo dove scorre continuamente acqua corrente con cui si ottengono le necessarie umidità e temperature.
In questo modo vengono anche gettate le basi per ottenere ortaggi ad impatto ambientale zero: l’acqua di alimentazione, infatti, proviene dal raffreddamento della serra di acquaponica con floating system usata per esempio per shiso, spinacino, mitsuba, mizuna, coriandolo, tat soi e pak choi. Con metodi analoghi viene anche realizzato un frutteto sperimentale dove si producono ben otto varietà di kaki per hoshigaki e miso, mandorle da latte, la prugna viola per umeboshi ed infine quella rosa per aceto e mirin.
Nobu Milano
Via Gastone Pisoni, 1
Tel.02.62312645