Kandoo ha alle spalle una lunga storia: quindici anni, nel mondo della ristorazione, non sono infatti pochi. Quindici anni in cui è diventato un punto di riferimento per i sushi lover della zona Est di Milano, ma non solo: molti sono gli habituè che attraversano il capoluogo per gustare i suoi piatti, e molte le personalità del mondo della musica e dello spettacolo che lo frequentano.

L’ORIGINE DEL NOME 

Kandoo, in giapponese “emozione”, è il nome scelto per il ristorante di viale Corsica, che ha quest’anno festeggiato il quindicesimo anniversario: un nome evocativo e paradigmatico dell’esperienza sensoriale a tutto tondo che si può vivere cenando al suo interno. Il simbolo stesso del locale, un gomitolo in ferro tagliato al laser che funge anche da separè tra i tavoli, rievoca infatti il compenetrarsi delle suggestioni architettoniche e gastronomiche che questa insegna è in grado di offrire.

IL DESIGN

Il design, moderno e curato, insiste sul concetto di armonizzazione dei contrasti, con il legno delle travi a vista giustapposto al metallo delle lampade sospese e circondate da gabbie in ferro. Il gioco di luci soffuse, il bianco candido delle sedie e i tavoli laminati d’oro danno un risultato finale di eleganza informale, ideale tanto per cene o pranzi di lavoro quanto per serate tra amici.

LA CUCINA: SCUOLA TRADIZIONALE E FUSION DAGLI ACCENTI MEDITERRANEI

Il vasto menù è il frutto di un lungo percorso e di una continua evoluzione: dalla scuola tradizionale con tutti i suoi riti e i suoi piatti alla moderna evoluzione degli ultimi anni, con una cucina fusion dagli accenti mediterranei. Ad accomunare i piatti che arrivano in tavola sono poi studiati cromatismi, abbinamenti creativi, impiattamenti artistici e stagionalità delle materie, oltre al fatto che tutte le preparazioni sono espresse, con intingoli studiati e impasti home made. Gambero rosso di Mazara, mandorle siciliane, tartufo, peperoni e uovo di quaglia, sono solo alcuni degli ingredienti che fanno capolino in carta, utilizzati per sfiziosi antipasti (carpacci e tartare in primis), gunkan, roll e nigiri.

GLI ANTIPASTI 

La cena inizia con i cosiddetti kobachi (antipasti): dai carpacci, tonno con tartufo e foie gras su tutti, alle tartare (delizioso il mix di salmone, ricciola, gambero e tonno rosso esaltato da verdure, spezie e yuzu). Rassicuranti e dal sapore tradizionale, gli involtini spiccano invece fra i piatti caldi: uno scrigno di salmone cotto al vapore e condito con salsa Teriyaki, sprigiona una soffice purea di patate, per un piatto familiare all’insegna del comfort food.

PASTA E RAVIOLI: UNA “SFIDA” CREATIVA TRA ITALIA E GIAPPONE

Un esempio calzante è quello dei “Soba Green”. Il classico spaghetto alle vongole viene rivisitato in chiave asiatica dove la pasta, proveniente dal Sol Levante, è preparata con grano saraceno, mentre il condimento sprigiona un’esplosione di sapori grazie all’abbinamento tra i molluschi, la bottarga di tonno ed il tè verde in polvere. Sempre restando fra i primi, una peculiarità di Kandoo è rappresentata dai ravioli (Gyoza) che sono il frutto di un riuscito incontro fra materie prime, tecniche e modalità di cottura sia nostrane che giapponesi. Perfetto esempio sono i purple Gyoza al branzino. Accattivanti nell’estetica, grazie al singolare impasto viola preparato a mano ogni mattina con aggiunta di estratto di barbabietola, vengono farciti con il delicato pesce bianco marinato in salsa di miso e, dopo la cottura rigorosamente al vapore, impreziositi con tartufo nero estivo.

DAI GUNKAN AGLI URAMAKI

L’anima più veracemente nipponica, invece, offre il meglio di sè con i gunkan, deliziose creazioni in cui un piccolo boccone di riso viene accostato ad ingredienti di alta qualità dalle consistenze delicate, fra tartare, carpacci, polpe e raffinati triti, creando un’esplosione di gusto, in formato finger food. Tra le varianti più apprezzate dalla clientela, accanto alla scenografica degustazione da otto pezzi, spiccano quella con scampi tritati avvolti da ricciola; quella con tartare di astice piccante scottata alla fiamma avvolta da salmone ed infine quella con uova di quaglia ikura e scaglie di tartufo nero estivo, avvolta dal salmone. In lista, tra le ventisette varianti di uramaki attualmente presenti, spiccano i “New Kandoo”, con avocado interno abbinato ad una pastella dalla consistenza croccante che ben si amalgama con il sapore delicato del salmone e la cremosità del Philadelphia. Molto interessanti sono anche i “Mediterraneo” con pomodorini, gamberi cotti, zucchine e basilico.

IL MANZO WAGYU A5

Non plus ultra, passando alla carne, è il manzo Wagyu qualità Miyazaki A5, utilizzato per nigiri e uramaki anche in abbinamento ad autentiche delizie come il tartufo nero. Come ripieno, è invece l’ingrediente principale di particolari ravioli con impasto kataifi, assieme al Parmigiano Reggiano.

IL DELIVERY 

Sia a pranzo che a cena, grazie all’app o direttamente tramite il sito web, è anche possibile ordinare a domicilio, entro i 4 chilometri di distanza oppure nei seguenti comuni: Milano 2, San Felice, Pioltello, Segrate, Rodano, Vimodrone, San Bovio, Peschiera Borromeo, Robbiano, Santa Giulia e San Donato Milanese.