Con i suoi interni dal look total white e il suo giardino circondato da gelsomini, edere e piante di limoni, il ristorante Chatulle si appresta a vivere da protagonista la sua 21esima stagione estiva. «Abbiamo aperto nel 2001 – racconta il direttore Andrea Poggi (in foto) – e la cosa interessante è che nonostante il mondo notturno sia cambiato, noi siamo riusciti a mantenere il nostro DNA e anzi, senza snaturarci, stiamo forse vivendo l’anno migliore a livello economico».

Location alla moda, frequentata dalla cosiddetta Milano bene, fa del format cena con spettacolo il suo successo. Ogni sera, infatti, si alternano artisti diversi «che sono capaci di coinvolgere – spiega –. Il punto sta proprio in questo, l’interazione e quella sensazione di sentirsi a proprio agio per potersi divertire. Un po’ come accadeva negli anni ’80 alla Capannina di Forte dei Marmi, con il celebre pianobar di Jerry Calà.

Ecco, da noi è così tutti i giorni (dal martedì alla domenica), grazie al carisma di artisti come Ricky Acevedo, Gabriele Dattilo o Lorenzo Zambianchi che sanno come dare energia alla serata». Un aspetto che farà piacere ai più âgées è la trasversalità del pubblico. Dalle tavolate di

under 30 fino a cinquantenni che nel corso dei vent’anni non hanno smesso di rimanere affezionati all’insegna. Questo anche perché lo Chatulle si può dire che sia uno di quei posti che hanno fatto la storia della notte milanese.

La cucina in tutto ciò non è un dettaglio, «anzi – conclude – abbiamo lavorato per arrivare ad una proposta d’eccellenza all’insegna dell’Italia e dei piatti di carne». La carta vini è un tripudio di etichette: da quelle più blasonate a quelle di nicchia, fino agli champagne. Perché sulle note di “Notte prima degli esami” (sigla del locale) ricordando quei momenti sbocciare è d’uopo.